La Linea Sacra di San Michele


Storie di draghi e cavalieri, di spade e di lance, di eserciti di angeli che combattono contro gli inferi. Immagini di epiche battaglie tra cielo e terra, tra bene e male. E nomi e storie che la letteratura migliore e l’iconografia ci hanno lasciato in prestito: serafini e cherubini, arcangeli con la spada in mano che difendono il trono di Dio.
 

Uno dei nomi ricorrenti in questa storia intrisa di fantasia, mito, spiritualità e misticismo è l’arcangelo Michele. Menzionato dalla Bibbia più volte, il suo nome deriva dall’espressione “Mi-ka-El”, che significa “chi è come Dio”. Ricordato per aver difeso Dio contro l’esercito di Lucifero, con il quale formava la coppia di angeli più famosa, rappresenta l’araldo della fede, il combattente prediletto nel difendere i regni celesti. Ecco perché tutta l’Europa, e in particolare l’Italia, ha una serie infinita di chiese, abbazie e basiliche intitolate proprio all’arcangelo preferito, al più bello e al più forte, che porta il nome appunto di Michele. 


Nel calendario liturgico si festeggia San Michele arcangelo il 29 di settembre, insieme agli altri due arcangeli, Gabriele e Raffaele. Michele appare citato più volte nella Bibbia. Nel Nuovo Testamento è definito come arcangelo nella Lettera di Giuda, 9. Soprattutto nell’Apocalisse di Giovanni, 12,7-8. Michele è colui che conduce gli angeli nella battaglia contro il demonio, sconfiggendolo; è l’angelo personale del Signore.

Michele risulta presente anche nei libri non canonici. Detiene le chiavi del Paradiso (Apocalisse di Baruc), fu lui a rimuovere la pietra del sepolcro di Gesù, accompagna la Madonna in un viaggio infermale per mostrarle le pene a cui sino sottoposti i dannati.

 

Ma perché Michele è così importante nel nostro viaggio di oggi? 

Perché proprio intorno il suo nome e la sua storia, nel corso dei secoli, si è formata una leggenda (?), o più semplicemente un racconto sacro che attraversa la terra e i luoghi in cui Michele stesso ha sostato.

È la Linea Sacra di San Michele, una linea retta di ben duemila km., che taglia l’Europa in diagonale partendo dall’Irlanda per arrivare in Israele, passando per Inghilterra, Francia, Italia e Grecia. Lungo questa linea immaginaria ma, nei fatti, molto precisa e documentata, sorgono sette Santuari dedicati al culto dell’arcangelo Michele. 


La Linea sacra di San Michele

La Linea Sacra di San Michele fu tracciata, secondo la leggenda, dal colpo di spada che l’Arcangelo inflisse a Lucifero per rimandarlo all’inferno. Il culto di San Michele, di origine orientale, si diffuse in Occidente grazie soprattutto all’imperatore Costantino che nel 313 d.C., che costruì a Costantinopoli una Basilica dedicata all’Arcangelo. I sette Santuari della Linea di San Michele sono: Skelling Michael (Irlanda), St. Michael’s Mount ( Gran Bretagna), Mont Saint Michel ( Francia), La Sacra di San Michele ( Piemonte), Santuario di Monte Sant’Angelo (Puglia), il Monastero di San Michele (Grecia) e il Monastero di Monte Carmelo (Israele).

 

Un lungo e bellissimo itinerario in giro per l’Europa che, oltre la bellezza dei luoghi, ci fa incontrare la stessa storia del cristianesimo, conoscere l’importanza dell’icnografia e ci affascina con un tocco di misticismo. E se il primo luogo da cui iniziare il viaggio si trova nella verde Irlanda, con il Monastero di Skelling Michael, dove l’Arcangelo apparse a San Patrizio per aiutarlo a sconfiggere le forze del male, continuando verso sud, in Cornovaglia, troviamo il monastero di St. Michael’s Mount, praticamente la fotocopia del famosissimo “cugino” Mont Saint-Michele bretone-normanno, dove sarebbe apparso l’Arcangelo nel 495 e avrebbe parlato a un gruppo di pescatori.

Dal San Michele di Cornovaglia alle maestose maree di San Michele di Normandia (e Bretagna) il passo e breve, per uno spettacolo affascinante, Patrimonio mondiale dell’Unesco. 


I monaci del Medio Evo si stabilirono in questo luogo e costruirono quello che sarebbe diventato uno degli edifici più straordinari dell’architettura religiosa. Il vescovo d’Avranches, Aubert, avrebbe fondato un santuario nel 708 sul Mont-Tombe dopo tre apparizioni successive dell’arcangelo San Michele.

Il viaggio ora ci porta in Italia., in Val di Susa, dove sorge la Sacra di San MicheleLa Sacra di San Michele evoca bellezza, fascino e mistero. Quel mistero che la avvolge fin dalla sua costruzione, avvenuta tra il 983 e il 987 d.C. Un’imponente abbazia che domina la cima del Monte Pirchiriano, all’imbocco della Val di Susa. Un luogo meraviglioso e denso di spiritualità, custodito in origine dai monaci benedettini e che dal 1837 è affidato ai padri Rosminiani. La storia, il valore spirituale e il paesaggio che la circonda hanno ispirato lo scrittore Umberto Eco per il libro Il nome della Rosa e rendono la Sacra una meta di richiamo per visitatori da tutta Europa.


Tappa ora verso sud. Il santuario di San Michele arcangelo si trova a Monte Sant’Angelo, sul Gargano, in provincia di Foggia. Il Santuario è anche noto come Celeste Basilica, in quanto, secondo la tradizione, direttamente consacrato dall’arcangelo Michele. L’origine del Santuario si colloca tra la fine del V e l’inizio del VI secolo quando l’iniziativa dell’allora vescovo di Siponto, Lorenzo Maiorano, di adoperarsi per estirpare il culto pagano tra gli abitanti del Gargano, fu accompagnata da fatti miracolosi che diedero origine al culto dell’Arcangelo Michele sul promontorio pugliese. 

Alla Celeste Basilica, con decreto ufficiale della Chiesa, è stato concesso “per sempre” il privilegio del perdono angelico. Dal 1997, infatti, i visitatori confessati e comunicati acquistano l’indulgenza plenaria recitando il Padre nostro e il Credo e pregando per il Papa.


Proseguendo lungo la linea sacra, arriviamo in Grecia, nel Dodecaneso, all’isola di Simy dove si trova il sesto santuario dedicato all’arcangelo, eretto intorno al XII secolo.

L’ultimo Santuario della Linea Sacra si trova in Israele ed è il Santuario Stella Maris sul Monte Carmelo ad Haifa. Il monte Carmelo, letteralmente “Vigna di Dio”, è un luogo sacro poiché si narra che qui ebbe la sua dimora il profeta Elia che si scontrò con i 450 profeti di Baal. La prima fondazione del monastero, risale all’epoca bizantina, quando alcuni eremiti lo scelsero come luogo di culto dell’arcangelo Michele.


* pubblicato su Madre, giugno 2023

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