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E Dio suonò il sax

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Pubblicato su Credere (14 marzo 2021) Una volta erano gli spirituals a gridare il nome di Dio nella ricca America della segregazione razziale e della schiavitù del popolo “nero”. Dall’altra parte del globo, nell’Occidente dell’Europa cristiana e nell’Oriente del misticismo arabo, indiano e buddhista, Dio è invocazione, lode al creato, perdono e genuflessione, compagnia e compassione. Poi la svolta. L’arrivo delle chitarre elettriche, della batteria e i suoi tempi in quattro, il sax, i fiati, le grandi voci bianche: il sessantotto della musica passa per pentagrammi che alla protesta aggiungono calore, desiderio di Dio, afflato mistico. Una storia e una musica che percorre il mondo. Un viaggio a ritroso alla ricerca del profumo di Dio nascosto nel pentagramma.   Viva l’America ribelle A cominciare dalla conversione di  Bob Dylan , il menestrello “on the road” di un’America ribelle, pacifista, antimilitarista, l’America dei diritti civili e sociali rivendicati a suon di musica. Una sorta

Il Mediterraneo "resiliente" di Stefano Saletti e Banda Ikona

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Il viaggio nel Mediterraneo resiliente di Stefano Saletti e Banda Ikona riprende di nuovo il suo lento navigare, di sponda in sponda, di costa in costa. Un disco questo, Mediterraneo Ostinato , che non fa sconti a una ricerca musicale e poetica di denso spessore. Quasi a cercare risposte laddove si condensano spesso domande. Stefano Saletti è band leader di un progetto che lo vede da molti anni impegnato partendo da Roma per poi arrivare in tutta Italia e andare anche oltre, verso confini europei dove le distanze di etnia e cultura si diramano al calore del sole e del sale del Mediterraneo. Un progetto dove la musica "etnica" (definizione che comunque diminuisce l’ampiezza del progetto musicale), o meglio, la musica mediterranea, cavalca le onde delle parole pace, responsabilità, diritti di cittadinanza, diritto ad emigrare. Per Saletti questo Mediterraneo è ostinato, ma a me piace pensarlo assai resiliente . Che poi, forse, è la stessa cosa. Il disco, uscito in questi gior

Lone Wolf e la chitarra di Riccardo Ascani

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Mi piace parlare di   Riccardo Ascani   e del suo ultimo lavoro discografico,   Lone Wolf,   “lupo solitario”, durante questi giorni di Sanremo. È una sorta di salvaguardia per l’udito e di lasciapassare della buona musica.  Riccardo Ascani è un chitarrista di flamenco (guai a definirlo “classico”), compositore e didatta. Difficile mettere insieme tre professioni come queste e praticarle con ottima risultati. Cominciamo dalla prima. Da oltre 35 anni nel mondo della musica italiana e internazionale, con collaborazioni eccellenti, Riccardo Ascani (56 anni), di Roma, innanzitutto è un ottimo strumentista. Dopo le iniziali influenze jazz e fusion, da anni è diventato uno dei pochissimi in Italia che suoni professionalmente il flamenco, uno stile, e anche una storia, una cultura, che – non si capisce il perché – ancora non trova in Italia un suo riconoscimento ufficiale. Ai Conservatori si insegna solo o quasi chitarra classica, mentre il flamenco è considerato musica da locanda, suonata so

Digiunare il venerdì? Non solo in Quaresima, però...

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Il digiuno nei giorni di Quaresima è una di quelle certezze che ci accompagna da quando siamo nati.  Ne abbiamo sentito parlare da subito, i nostri genitori ci hanno educato a questo, non solo le famiglie credenti, i pre ti di paese e di città ci hanno catechizzato abbastanza.   La  Quaresima inizia il mercoledì delle Ceneri , giorno successivo al martedì grasso che chiude i festeggiamenti del Carnevale. Secondo la   tradizione cristiana   il mercoledì delle Ceneri rappresenta l’inizio dei 40 giorni che Gesù passò in meditazione e astinenza nel deserto. Per chi è credente, quindi, la Quaresima è un periodo di preparazione alla Pasqua durante il quale è richiesto il rispetto di alcune osservanze religiose.      Ma quale sono queste osservanze? E sono cambiate nel corso del tempo? C’è da dire, innanzitutto, che la tradizione prende corpo nel Medioevo, quando la proibizione e il pentimento andavano di moda. E chi sgarrava dai precetti della Chiesa rischiava punizioni severe. La pratica pe

A cena con il maiale nero. E dintorni

Una serata tranquilla. Di quelle che la pandemia ci ha purtroppo abituati: tv, un po’ di musica e qualche rivista da leggere rimasta indietro. Eppure so che all’interno del pacco che mi è arrivato da un’azienda della carne del teramano, si cela la sorpresa. È così è. Nel pacco ci sono un po’ di assaggi del maiale nero d’Abruzzo, ultima mia scoperta ( ne parleremo meglio in un prossimo post ), un depliant cartonato molto elegante, ma soprattutto, graditissimo, un omaggio di pancetta e capocollo tagliati finissimi, come si conviene a un grasso speciale ricco di insaturi e omega 3 e 6. Il resto durante le feste pasquali. Ma la sorpresa è tanta. Di gusto. Armonia. Sapidità e dolcezza. Di enorme raffinatezza. Personalmente amo l’assaggio di ogni tipo di norcineria “a tocchi”, ma qui siamo su un altro pianeta. Qui la carezza e l’assaggio vanno d’accordo e allora bisogna andare piano, godere della masticazione lentamente, assaporare il gusto come si conviene alle cose che hanno valore. E il