A cena con il maiale nero. E dintorni

Una serata tranquilla. Di quelle che la pandemia ci ha purtroppo abituati: tv, un po’ di musica e qualche rivista da leggere rimasta indietro. Eppure so che all’interno del pacco che mi è arrivato da un’azienda della carne del teramano, si cela la sorpresa.

È così è. Nel pacco ci sono un po’ di assaggi del maiale nero d’Abruzzo, ultima mia scoperta (ne parleremo meglio in un prossimo post), un depliant cartonato molto elegante, ma soprattutto, graditissimo, un omaggio di pancetta e capocollo tagliati finissimi, come si conviene a un grasso speciale ricco di insaturi e omega 3 e 6.


Il resto durante le feste pasquali. Ma la sorpresa è tanta.

Di gusto. Armonia. Sapidità e dolcezza. Di enorme raffinatezza.

Personalmente amo l’assaggio di ogni tipo di norcineria “a tocchi”, ma qui siamo su un altro pianeta. Qui la carezza e l’assaggio vanno d’accordo e allora bisogna andare piano, godere della masticazione lentamente, assaporare il gusto come si conviene alle cose che hanno valore.

E il nero d’Abruzzo ha valore, eccome.


Mi sembra di azzannare un PataNegra, il maiale nero iberico, punta di diamante dei prosciutti che valgono come un Rolex. Eppure, il nostro, non sfigura, anzi.

In bocca sentori di aromi dolci e rarefatti, appena accennati i sali, e la certezza di sentirsi parte di un assaggio gastronomico che travalica il cielo per tornare rapidamente sulla terra.

Insomma, la Ferrari della norcineria.

Benedetto Abruzzo. Benedetto nero. Ti voglio bene.

 

Poi, improvvisamente, il colpo di genio. L’occhio mi va su una bottiglia di Passito del Salento Aleatico. Non ci penso due volte. E ci pasteggio sù. Fantastico.

L’equilibrio non va perduto, però. 

Provo allora l’impensabile, a fine degustazione. Un tè nero invecchiato, il Pur-Erh Tea, dal profumo inconfondibile di terra dello Yunnan bagnata dalla pioggia, ma a dir la verità mi ricorda il fieno umido delle stalle dei contadini abruzzesi.

Un giro in pagoda per tornare rapidamente sulle montagne abruzzesi. Con la bocca lasciata per diverse ore a godere dei retrogusti assaggiati. 

E idillio fu.

 

Degustazione effettuate a Roma il 27 febbraio 2021.

Pancetta e capocollo di nero d’Abruzzo (Az. Centro Carne, Sant'Omero, Teramo)

Bufala campana

Passito del Salento Aleatico, (Due Palme)

Tè nero Pu-Erh Tea (Twinings)

Matzà ebraica senza lievitazione

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